Presentazione al volume del
DECENNALE di PICCOLO PARALLELO
1981-1991


Viviamo in un momento particolarmente delicato e difficile in cui con i problemi economici emergeranno vecchie e nuove intolleranze e divisioni e vecchi e nuovi fascismi. Soprattutto ci sarà la scusante di questo momento per avviare la via della normalizzazione e tornano in mente scenari inimmaginabili fino a qualche anno fa.

Quella parola chiamata cultura e vomitata spesso per giustificare anche le operazioni più obsolete e reazionarie, rischia di diventare sempre di più una parola brutta e basta.

Il teatro in Italia che spesso si è nascosto dietro questa parola rischia di diventare come certe istituzioni teatrali del Sud America: produzioni ricchissime, patinate, normalizzate e per un pubblico di ricchi. Il teatro assistenziale italiano che ha sempre cercato di adeguarsi e di mangiare soldi, ha sempre fatto finta di non vedere e di non capire alla pari di certi partiti di governo ora tanto dolenti. Purtroppo anche molti giovani e molti gruppi di ricerca hanno voluto percorrere questa strada.

Saranno anni di grandi difficoltà e speculazioni e di ferite nel tessuto sociale che non si rimargineranno tanto facilmente e probabilmente sarà così anche per il Teatro che continuerà con la tendenza già in atto: di sopravvivere sempre più putrefatto, appacificante, normalizzato e ricco per quel pubblico che vi ci si specchierà. Gruppi combattivi e fuori delle regole come Piccolo Parallelo avranno ancora ragione di esistere? Forse, anche se le possibilità diminuiranno sempre di più.

Intanto compiamo dieci anni.In questi anni siamo cresciuti e tanti sono stati i cambiamenti nel mondo. E anche in campo teatrale. Sarebbe utile per tutti, una analisi generale, un convegno che non sia propaganda o di regime; senza pianti e con mente lucida. Noi nel piccolo della nostra realtà e dei nostri anni stiamo già intervenendo con questo contributo.

Iniziamo questa stagione teatrale (1992/93) con questo opuscolo, con una mostra e una breve antologia dei nostri lavori (Romanengo 28 ottobre - 7 novembre 1992). Non consideriamo qui tutti gli anni, ma solo gli ultimi sei. Gli spettacoli precedenti risultano più importanti per la nostra formazione e per il lavoro successivo, ma qua ininfluenti per l'analisi che vogliamo. Consideriamo gli spettacoli dal 1986, anno in cui sotto la sigla di "Segnali di fumo" noi ed altri quattro giovani gruppi facevamo ingresso a quell'allora importante Festival che era Santarcangelo.

Pumenengo, 11 Ottobre 1992
Enzo G. Cecchi - Marco Zappalaglio






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