Lo spettacolo è una sorta di opera pop, un musical in tre parti sui temi della globalizzazione. La prima parte è una libera rivisitazione per canti e percussioni del mito di Antigone interrotta dall'irrompere in scena di ragazzi in tuta bianca, emblemi della realtà emersa a Seattle. Quella dei nuovi ribelli che rifiutano l'ipertrofia tecnologica ma comunicano via Internet, che detestano il mercato globale ma promuovono nuove comunità virtuali, che rifiutano i cibi transgenici e scelgono il commercio equo e solidale. In scena una trentina di attori/danzatori, professionisti e non. Corpi che evocano una sacralità fuori dal tempo su uno sfondo di paesaggi del presente. L'Agenda è un poema per parole, danze e canti, con immagini dal vivo e filmate, con il frastuono delle manifestazioni che invadendo la platea creano un clima da musical pop. Coraggiosamente L'Impasto mette in scena il nostro mondo globalizzato, macinando rock e impegno politico, fra tute bianche e costumi da bagno, agit-prop e lingue dialettali. Una fotografia dei ribelli di Seattle, la cui lotta e i ideali assurgono qui a simbolo della contemporaneità. E nel finale, una danza in un mare di mais geneticamente modificato, quasi una nuotata liberatoria nel flusso della vita. Dialoghi quotidiani e lacrimogeni.
"L'agenda di Seattle, intrusione teatrale nello spazio
pubblico",è un grande progetto artistico sui temi
della globalizzazione che comprende un laboratorio e una serie di
incontri e che ha il suo culmine in uno spettacolo ogni volta
diverso a seconda dei territorio in cui viene
presentato.
L'Impasto Comunità Teatrale Nomade tiene sezioni
di lavoro in tutta Italia. Nella stagione 1999-2000 ha
strutturato il proprio nomadismo tra Milano (presso il CRT) nel
Salento e poi Rovereto, Ferrara, Udine, Milano, Bologna. Fondata
a Bologna nel 1995 da Alessandro Berti, regista e attore e da
Michela Lucenti, coreografa, attrice e danzatrice nei primi tre
anni in Emilia ha creato spettacoli 'padani'(Skanker,
Home Balom,Terra di burro), capitoli di una saga
contadino-borghese impastati di danza, teatro e dialetti, che
hanno fatto conoscere L'Impasto in Italia. All'interno
esistono due linee artistiche che si intrecciano: il lavoro
fisico legato alla danza e al
canto-danza curato da Michela
Lucenti e il lavoro
teatrale-musicale e drammaturgico curato da
Alessandro Berti.
Il Laboratorio.La compagnia arriverà nel luogo fissato per la rappresentazione circa 15 giorni prima della data di spettacolo. Al seguito di una audizione-colloquio con giovani attori e/o danzatori locali verranno scelti alcuni elementi che parteciperanno ad un laboratorio alla fine del quale parteciperanno alla versione de L'AGENDA DI SEATTLE che verrà presentato a Romanengo e a Cremona. La compagnia interagirà anche con alcuni artisti localinon-teatrali che concorreranno alla costruzione del lavoro e in particolare: un artista visivo, un fotografo, un videomaker, uno o più musicisti.
Gli incontri
La compagnia effettuerà incontri informali con le forze più attive della società civile, del volontariato, del giornalismo indipendente, dell'associazionismo ecc. presenti sul territorio. Attraverso questi incontri si raccoglieranno informazioni, sensazioni, visioni che dovranno portare al l'individuazione di uno o più problemi sociali e culturali specificamente locali. Questi elementi saranno portati nel Laboratorio e costituiranno elemento costitutivo dello spettacolo finale.